Borgna è già sindaco?

“Ai ballottaggi può succedere di tutto” – recita un adagio popolare che di politico ha solo la superficie. Tantopiù se si considera che Cuneo non è certo foriera di sorprese. Isola di continuità in un mare in tempesta, il capoluogo della Granda ha scelto Federico Borgna, cioè Alberto Valmaggia, dieci anni da sindaco e ora capolista dei fuoriusciti dal Pd. Ciò, nonostante i movimenti tellurici che hanno scosso la città dalle primarie in avanti, ma che sono stati avvertiti solo dai più sensibili, anche detti “meglio informati”. Sempre la minoranza.

Il risultato di Gigi Garelli non è stato negativo, in un contesto politico e mediatico in gran parte ostile. Ma cinque punti e mezzo, pur non essendo troppi, sono moltissimi da recuperare. Cuneo, storicamente centrista e con una classe dirigente più che consolidata, difficilmente permetterà il sorpasso di un “estremista” a un “moderato”. La superficialità delle etichette ha sempre la sua importanza. Qualche speranza al vincitore delle primarie possono darla l’astensionismo degli elettori di destra e il non astensionismo dei grillini.

Pdl, Fli e frange più estreme voteranno per l’amministrazione uscente (che, come detto, appoggia Borgna) rispetto alla quale stavano all’opposizione? Una parte di essi, pur di evitare la sinistra, magari lo farà; ma quanta parte? Il resto sarà astensione.

Il candidato dei grillini, com’era prevedibile, ha dichiarato che non appoggerà nessuno dei due sfidanti. L’8.36% che lo ha votato diserterà in massa le urne? Se così non sarà, difficilmente chi deciderà di votare sceglierà il sistema (Borgna) in luogo di chi del sistema non ha mai fatto parte (Garelli).

C’è poi l’incognita Lega, che ha raggranellato il 9.76% delle preferenze al primo turno. Qui vale un pò il discorso fatto per la destra e un pò quello sul Movimento 5 Stelle. La Lega non è di per sè un movimento esattamente inquadrabile tra destra e sinistra: sta dove gli fa più comodo, altrimenti sta da sola. E quando non può governare, preferisce stare da sola. Ciò sembrerebbe tradursi in uno scontato astensionismo. Ma se qualcuno dei leghisti andrà a votare, di che “corrente” sarà: di quella che vorrà evitare a tutti i costi la sinistra oppure di quella che “tanto vale cambiare”?

Sulle risposte a questi interrogativi si gioca una partita in cui i gol in trasferta valgono doppio.  Conti e valutazioni li potremo fare solo alla fine, perchè prevedere le scelte elettorali, specie a livello locale, è tutt’altro che una scienza. Ma ognuno può divertirsi ad azzardare i propri, tenendo presente che Cuneo non è certo foriera di sorprese.

Questa voce è stata pubblicata in Cuneo 2012, le Amministrative, Escursioni residenziali e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

3 risposte a Borgna è già sindaco?

  1. Pingback: Kali P. Chaudhuri

  2. Pingback: Kali Chaudhuri

  3. Pingback: Austin divorce attorney

I commenti sono chiusi.